Nuova Normativa per la Sostenibilità Aziendale e la Riduzione dei Controlli Amministrativi.
La Direttiva sulla Rendicontazione della Sostenibilità delle Imprese (CSRD) introduce un nuovo standard per le aziende europee, richiedendo a molte di loro, inclusi grandi imprese e PMI quotate, di fornire report dettagliati sulle loro pratiche di sostenibilità. Questa normativa si estende anche alle aziende non appartenenti all’UE che generano oltre 150 milioni di euro di fatturato all’interno dell’UE, obbligandole a conformarsi ai nuovi requisiti di trasparenza e rendicontazione.
Un elemento chiave della CSRD è rappresentato dagli “Standard di Rendicontazione della Sostenibilità Europei” (ESRS), sviluppati per uniformare le informazioni sulla sostenibilità riportate dalle aziende. Gli ESRS garantiscono che i dati siano coerenti e confrontabili, facilitando così l’analisi e la decisione da parte degli investitori, della società civile e dei consumatori. Questi standard sono ulteriormente potenziati dall’utilizzo dell’eXtensible Business Reporting Language (XBRL), che permette di etichettare digitalmente i dati di sostenibilità, rendendoli facilmente accessibili e analizzabili.
Il Draft ESRS Set 1 XBRL Taxonomy, sviluppato dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), rappresenta un’importante innovazione. Questa tassonomia digitale permette una classificazione dettagliata dei dati di sostenibilità, migliorando la chiarezza e la profondità delle informazioni fornite. L’adozione di questo sistema comporta numerosi vantaggi, tra cui una maggiore accessibilità dei dati, riduzione degli errori e una maggiore affidabilità delle informazioni riportate.
Parallelamente, il recente Decreto Legislativo 12 luglio 2024, n. 103, introduce ulteriori semplificazioni per le imprese, in particolare attraverso il concetto di “report di basso rischio”. Questa certificazione permette alle aziende con un sistema di gestione certificato, o con altre certificazioni ESG, di essere sottoposte a controlli amministrativi di tipo identico non più di una volta all’anno. Tale misura è parte di un più ampio sforzo per semplificare i controlli amministrativi e ridurre gli adempimenti non necessari, in linea con la Missione 1 del PNRR.
L’obiettivo del Decreto è quello di eliminare la duplicazione dei controlli e di migliorare il rapporto di fiducia tra Pubblica Amministrazione e imprese.
Le imprese che ottengono la certificazione di “basso rischio” possono così godere di una riduzione significativa del carico burocratico, incentivando l’adozione di pratiche sostenibili e conformi agli standard ESG.
Inoltre, il decreto prevede che le amministrazioni utilizzino i documenti già in loro possesso per minimizzare le richieste alle imprese e che informino le stesse almeno dieci giorni prima di un controllo, specificando la documentazione necessaria. Questo nuovo approccio promuove una maggiore efficienza e trasparenza nei processi di controllo, contribuendo a creare un ambiente più favorevole per le imprese che rispettano le norme di sostenibilità.